I silos sono spesso la più grande spina nel fianco degli ambienti multicloud moderni. È impossibile parlare dei dati senza tirare fuori la questione dei silos. Il motivo? I silos sono fastidiosi, creano problemi, ma non solo: possono incidere sul ROI, rallentare la trasformazione digitale e frenare la produttività.
Per abbattere i silos, e quindi i costi e la confusione che ne derivano, bisogna innanzitutto identificarli e capire perché si sono formati. Vediamo come possiamo fare.
I silos di dati sono raccolte isolate di dati. Se i dati non devono essere condivisi, allora nessun problema. Ma nel momento in cui i dati possono essere utili in un contesto più ampio o insieme ad altri dataset, il fatto che siano isolati è un impedimento.
Per vari motivi, i silos non sono accessibili o compresi nei dati centralizzati di un'organizzazione. Possono utilizzarli un solo team, non tutti i reparti indistintamente. Spesso i silos hanno origine dai dati raccolti con uno strumento di un team specifico, che non è integrato nell'ecosistema aziendale generale. Oppure dai dati archiviati in un tipo di cloud ma senza accesso dalle applicazioni on-premise o dagli altri tipi di cloud.
Morale della favola: i silos non comunicano tra di loro. Qualunque sia il motivo per cui i dati sono separati, il loro potenziale è limitato.
Il team di marketing utilizza uno strumento per monitorare le conversazioni con i clienti e capire quali canali e iniziative sono più efficaci per attrarne di nuovi. Questo strumento è utile per reiterare delle tattiche vincenti e perfezionare i messaggi o il posizionamento degli annunci pubblicitari, ma ha una visibilità limitata ai dati iniziali del funnel. Una volta che i clienti vengono inseriti nel sistema CRM, i dati che li riguardano, come la cronologia degli acquisti e le preferenze, vengono gestiti da un team diverso. Senza l'accesso a questi dati, per il team di marketing è difficile ottimizzare gli sforzi con i clienti esistenti e si rischia di perdere opportunità commerciali e trascurare i clienti fedeli.
Siccome i dati del CRM, come le previsioni di acquisto, non vengono scambiati con il reparto di gestione della supply chain o il team di marketing, quest'ultimo potrebbe promuovere un prodotto che i fornitori non hanno ancora messo a disposizione o che, stando ai dati, non è richiesto in quel momento dell'anno. Insomma, il risultato è tante carenze, confusione e opportunità perse.
Più un'organizzazione cresce, più i dati aumentano e più i silos si complicano. E quando si vogliono usare i dati per orientare le operazioni aziendali, i silos possono essere d'intralcio.
Siccome i silos di dati non comunicano tra di loro, gestire e rendere efficiente il tutto può rivelarsi un vero incubo. I silos inoltre possono bloccare diversi casi d'uso, dai data analytics alla conformità normativa fino alla business continuity. Dati troppo isolati causano problemi con un forte impatto sui costi, tra cui:
I silos di dati non offrono una vista completa dei processi e delle performance aziendali. Di conseguenza, i dipendenti hanno informazioni parziali e non sono in grado di individuare nuove opportunità di crescita.
Invece di collaborare, i team si arroccano sui loro dati e sui loro obiettivi. Il risultato è che i dipendenti non fanno squadra e non perseguono scopi comuni, con il rischio di alimentare un senso di sfiducia perché ognuno custodisce i propri dati e la trasparenza tra i vari reparti è limitata. La possibilità che le idee altrui vengano rifiutate a priori per questa mancanza di collaborazione è dietro l'angolo.
Con i silos di dati, le informazioni non sono subito disponibili. I dipendenti perdono tempo a cercarle, e quando le trovano potrebbero essere già obsolete.
I silos influiscono anche sull'integrità dei dati. Ad esempio, in un'organizzazione potrebbero esserci più versioni degli stessi dati, difficili da controllare, con il rischio di avere report imprecisi e prendere decisioni poco incisive.
Quando le organizzazioni duplicano i dati in più posizioni invece di raccoglierli in un archivio dati unico e centralizzato, non fanno che sprecare spazio di storage e soldi.
Per consolidare i silos di dati bisogna innanzitutto mettere i dati insieme e abbattere le barriere dell'infrastruttura legacy con tanti silos per ogni applicazione e dataset replicati. Un data hub offre un unico pannello di controllo per tutti i dataset, che vengono messi a disposizione di chiunque ne abbia bisogno, non importa dove siano i dati, e resi accessibili a più applicazioni, non importa dove siano distribuite.
La giusta piattaforma di data services, abbinata alla giusta soluzione di storage software-defined (SDS), può eliminare l'esigenza dei silos offrendo una mobilità dei dati continua e una gestione dello storage semplificata, oltre a migliorare i costi complessivi.
Lo storage unificato favorisce l'accesso ai dati. Gli utenti autorizzati possono consultare i dati da qualsiasi parte del mondo e ovunque risiedano: nei data center on-premise, presso filiali remote o nel cloud.
Il giusto ambiente operativo deve comprendere una soluzione SDS. Una soluzione SDS permette di consolidare i silos in un'infrastruttura comune grazie a un data plane condiviso che rende le applicazioni e i dati indipendenti dall'hardware sottostante.
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Per approfittare dei tanti vantaggi offerti dagli ambienti multicloud, bisogna implementare le opzioni di infrastruttura migliori. Solo così si può ottenere una vera elasticità e agilità in tutti i vari ambienti cloud e un vero vantaggio competitivo, tutto dalla risorsa più preziosa di un'organizzazione: i dati.
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