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Che cos'è un modello operativo cloud?

Che cos'è un modello operativo cloud?

Con modello operativo cloud si intende l'insieme delle tecniche e dei processi di cloud computing orientati al raggiungimento degli obiettivi di business o gestionali. Ma per predisporre l'architettura alla base delle normali attività aziendali, bisogna innanzitutto capire come si vuole operare nel cloud.

In questo articolo vedremo più da vicino cosa sono i modelli operativi cloud e quali vantaggi possono offrire.

Che cos'è un modello operativo?

Un modello operativo è uno schema concettuale che racchiude la progettazione e la creazione dei processi operativi.

Perché i modelli operativi cloud sono importanti?

Il concetto di "modello operativo cloud" ha assunto nel tempo significati diversi, dalla descrizione base dei processi cloud a una nuova visione in cui il modello cloud si adatta a vari casi d'uso e presenta diversi tipi di deployment (public cloud, private cloud, on-premise, hybrid cloud e edge).

Parte della visione del modello operativo cloud consiste nel definire i processi cloud in base agli obiettivi aziendali, non alle tecnologie preferite o ai processi legacy. Questo punto di vista richiede una forte interazione tra team e sistemi, la ridefinizione dei processi a favore di una maggiore agilità, lo sviluppo di nuove strutture di gestione e un cambio culturale all'interno dei team IT.

Per un modello operativo e sistemi cloud ottimali occorre tener conto delle seguenti aree:

Esperienza cloud

  • Servizio di storage cloud basato su risultati e garanzie, e non limitato a risorse o specifiche tecnologiche. 
  • Servizi cloud o livelli di servizio che offrano le funzionalità necessarie.
  • Accesso a tali funzionalità senza limiti di tempo o spazio.
  • Possibilità di collegare i servizi tecnologici a modelli di business per adattarli ai continui cambiamenti del mercato.

Convenienza del cloud

  • Riduzione dei costi grazie a formule di pagamento flessibili che contano le risorse effettivamente utilizzate, e non quelle distribuite o disponibili per l'uso.
  • Ulteriori vantaggi derivati dal trasferimento dei rischi operativi e commerciali ai provider.
  • Garanzie continue di scalabilità, affidabilità e performance, con penali se non vengono rispettati i livelli di servizio previsti.

Operazioni cloud

  • Grado elevato di DevOps e automazione via API, con interazione self-service.
  • Visibilità e controllo sulle risorse di storage che consentano decisioni in tempo reale o decisioni automatizzate basate su policy per l'assegnazione dei workload e la gestione delle risorse.
  • Possibilità di spostare i dati dove servono e aumentare o ridurre il consumo di storage in base alle esigenze del momento.

Quali sfide si possono superare con un modello operativo cloud?

Per adattarsi alla rapidità estrema con cui cambiano le tecnologie, le condizioni di mercato e le aspettative degli utenti serve un approccio agile e flessibile, lontano dal vecchio modo di gestire il cloud con team isolati, gestione dei cambiamenti lenta, ridondanze di default e crescita del sistema senza criteri se non quello di rispondere all'emergenza contingente.

La transizione al cloud, inizialmente vista come un'alternativa, oggi è un percorso molto più complesso. E per quanto il ricorso al public cloud abbia i suoi vantaggi in termini di flessibilità e risparmio sui costi, in alcuni casi, come l'accesso a soluzioni di AI in tempo reale, potrebbe non offrire la sicurezza o le performance necessarie.

Qual è la differenza tra i modelli operativi di public cloud e quelli di private cloud?

In un primo momento, il modello operativo cloud consisteva nell'archiviazione dei dati con service provider di public cloud. In seguito, le applicazioni, le piattaforme e i servizi sono stati forniti in hosting dai provider e utilizzati dagli utenti, sparsi ovunque, tramite reti ad alta velocità. Ma quando i limiti di sicurezza, latenza e flessibilità del public cloud sono diventati evidenti, le organizzazioni hanno risposto creando dei propri private cloud tramite servizi dedicati offerti dai cloud service provider oppure on-premise.

Oggi, il migliore modello operativo cloud per alcune organizzazioni è rappresentato da un hybrid cloud personalizzato, che sfrutta i punti di forza di tutti i tipi di cloud (public, private, hybrid e edge) a seconda dell'operazione richiesta.

In che cosa un modello operativo cloud si differenzia da un framework di adozione del cloud o da un'architettura operativa cloud?

Tutti questi termini vengono spesso usati come sinonimi. Con framework di adozione del cloud si intende un insieme di procedure e best practice per le aziende che hanno deciso di passare al cloud. Un'architettura operativa cloud include la progettazione, i componenti, i sistemi e le risorse che formano i deployment cloud. Come abbiamo detto prima, un modello operativo cloud supera questi approcci perché si concentra sul valore aggiunto e sugli obiettivi di business.

Quali sono i vantaggi offerti da un modello operativo cloud?

Un modello operativo cloud ben pianificato migliora l'efficienza, l'agilità, la resilienza, la soddisfazione dei clienti e degli obiettivi di business, nonché i ricavi aziendali.

Quali sono i passaggi per creare e distribuire un modello operativo cloud?

I team, i processi e le tecnologie necessari per attuare un modello operativo cloud efficace variano da un'organizzazione all'altra. In linea generale, la distribuzione di un nuovo modello operativo cloud richiede la ridefinizione degli obiettivi di business da raggiungere con l'adozione del cloud.

La sfida più grande in questo senso può essere legata alla gestione e all'approvazione dei team e delle persone che devono assumere nuovi ruoli, accettare nuove priorità e collaborare in modi nuovi.

Inoltre, le organizzazioni devono abbracciare l'agilità e la flessibilità offerte dal modello operativo cloud. In altre parole, è essenziale accettare la certezza di un cambiamento continuo - del mercato, dei clienti, dei prodotti e dei modelli di business stessi - e assumersi la responsabilità di guidare questi cambiamenti.

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